Le vacanze estive sono finalmente vicine.
Per partire sereni e rilassati dobbiamo prendere delle precauzioni anche in ufficio, così come a casa.
Ad esempio, prima di chiudere casa per le vacanze estive, ci assicuriamo che le tapparelle siano abbassate, che l'acqua a livello centrale sia chiusa, che la presa della televisione sia staccata, che l'allarme sia inserito, etc.
Allo stesso modo se l'ufficio rimane chiuso per un paio di settimane dobbiamo adottare alcuni accorgimenti per garantirci di trascorrere delle ferie rilassanti e tornare in ufficio senza trovare brutte soprese.
Prima della chiusura aziendale ti consigliamo di adottare alcune precauzioni.
Spengo il server prima di andare in vacanza?
So che è una risposta abbastanza odiosa ma...dipende!
Bisogna valutare la singola condizione e la necessità di utilizzo per capire se è necessario e opportuno lasciare il server dell'ufficio acceso o se è meglio spegnerlo. Vediamo le varie casistiche.
Prima di tutto bisogna capire se vuoi accedere al server durante il tuo periodo di assenza.
Se non ne hai necessità, il dubbio se tenere acceso o meno il server è subito dissipato: potrai spegnere il server.
Se invece hai necessità di avere i servizi attivi sul server, ad esempio il tuo server ha la funzione di server di posta e tu ovviamente vuoi ricevere le email sul tuo smartphone o tablet, sarà necessario tenere il server acceso. Oppure se ti vuoi collegare anche dall'esterno per lavorare sui documenti memorizzati sul server, anche in questo caso dovrai tenere il server acceso.
Assodato che vuoi tenere attivo il server, il tuo ufficio deve essere dotato del gruppo di continuità.
Infatti, per avere il server acceso senza incorrere in possibili guasti dell'alimentazione, devi avere un gruppo di continuità che stabilizzi la corrente. Decidere di lasciare il server acceso senza avere un gruppo di continuità ti espone ad un alto livello di rischio.

Devo avere un gruppo di continuità?
Prendendo la definizione da Wikipedia, un gruppo statico di continuità (detto anche UPS che è l'acronimo di Uninterruptible Power Supply) è un'apparecchiatura utilizzata per mantenere costantemente alimentati elettronicamente in corrente alternata degli apparecchi elettrici.
E' necessario avere un gruppo di continuità quando le apparecchiature elettroniche non possono rimanere senza corrente per nessun motivo, causando così un disservizio. Ad esempio ospedali, centrali, etc devono avere un sistema UPS, così come risulta molto utile in quei paesi soggetti a frequenti black-out.
In estate, quando si verificano forti temporali estivi, spesso salta l'elettricità.
Il gruppo di continuità serve a salvaguardare il server in caso di temporali estivi che possono causare un black-out.
Inoltre il gruppo di continuità stabilizza la corrente, evitando il danneggiamento del server. Infatti, dopo un black-out, quando torna la corrente, la tensione può essere talmente elevata che rischia di bruciare l'alimentazone del server. E' come quando, con una canna dell'acqua, si crea un nodo o una piega che impedisce il flusso normale dell'acqua. Quando il nodo viene sciolto, l'acquia esce di getto in modo estremamente forte. Allo stesso modo, quando torna la corrente, la forte tensione elettrica può causare il danneggiamento del server.
Il costo del gruppo di continuità per un server parte da 500 euro. La variabili da considerare, e che ne influenzano il prezzo, sono l'autonomia delle batterie e la capacità di carico, ovvero quanti apparecchiature elettroniche sono collegate.
La corrente salta per motivi legati al distributore di energia, a furti o per il maltempo. Secondo TrueNumbers, nel 2015 in Italia l'interruzione della corrente per motivi improvvisi è stata in media di 110 minuti.
Nel 2015, infatti, si è registrato un peggioramento della durata e del numero dei black-out rispetto al 2013-2014 e questo, secondo l'Autorità per l'energia, è dovuto essenzialmente ad eventi meterologici di natura eccezioale, quali nevicate e trombe d'aria.

Devo fare un backup dei miei dati?
Su questo tema continua a non esserci l'attenzione che dovrebbe essere necessaria per un argomento così delicato. Ci si accorge infatti di quanto sarebbe stato utile avere un backup quando ormai è troppo tardi. Un tipico caso è quando il computer è vittima di un attacco hacker. Se i miei dati vengono criptati da un ransomware ma io ho il backup, non sono costretto a pagare il riscatto ma posso rientrare in possesso di tutti i miei file (aggiornati all'ultimo backup)
Il backup è dunque estremamente utile in tutte le circostanze, anche quando si va in vacanza. Ed è per questo che consigliamo sempre di averlo e di verificare che funzioni correttamente.
A tal fine, fai delle prove di ripristino così da accertarti del corretto funzionamento.
Quando si è chiusi per ferie, si possono comunque subire attacchi hacker, che sfruttano proprio la chiusura aziendale e i conseguenti lenti tempi di reazione.
Inoltre se hai il backup su un hardisk esterno, non lasciarlo in ufficio poichè, qualora dovessi subire un furto, rischi anche che si portino via tutti i tuoi documenti. L'ideale sarebbe dunque portare tale hardisk a casa o, ancor meglio, fare due copie di backup così da poterle conservare in due posti distinti.
Un'opzione più sicura e meno artigianale consiste in un backup remoto, grazie al quale vengono salvati tutti i dati in un server esterno in modo automatico. Grazie a questa soluzione si evita la dimenticanza e l'errore umano e si può beneficiare di un backup durante l'intero anno.
Se hai dei dubbi su come proteggere il tuo sistema informatico durante le vacanze, contatta i nostri esperti.
Buone vacanze!